Il Bif&st
Son partito il giorno immediatamente successivo alla fine del Bif&st e non ho potuto postare il mio commento di fine festival. Che ritengo pleonastico, avendo ricevuto da un videomaker e imprenditore pugliese che stimo questa email che riporto, omettendo il suo nome per delicatezza. Sino a quando riceverò questi riscontri, non mollerò di un centimetro dalle mie convinzioni, dalla difesa strenua del festival cinematografico della Puglia.
“Ciao Silvio, sono contento che il Bifest sia andato bene e ti confermo che dal mio punto di vista è un’occasione ottima per addetti ai lavori e spettatori, di crescita e confronto costruttivo.
Mi spiace sempre non riuscire a partecipare a tutti gli incontri e le visioni che vorrei, ma in generale credo che sia una manifestazione di cui il territorio ha bisogno.
Non trovo utili quindi le polemiche personali e gli attacchi giornalistici che screditano quello che è e dovà essere sempre più una manifestazione di esplosione della creatività e delle potenzialità del territorio e delle persone, che si confronta sul piano nazionale e internazionale. Sicuramente si può e si potrà fare sempre meglio ma in quanto a organizzazione dell’evento per quello che ho seguito a me è sembrato impeccabile. Come sai non lo dico per piaggeria ma perchè accanto agli elogi cerco di costruire delle critiche costruttive che vi spronino a fare sempre meglio e sull’onda del successo delle vostre iniziative a raggiungere risultati sempre più importanti per il settore e per le realtà emergenti e molto piccole come la mia che come sai in questa fase non se la passano troppo bene. Credo che alla base di questo livore in alcuni casi ci siano anche ragioni umane, perchè al di la dei sogni, siamo tutte persone in carne e ossa e credimi per chi è imprenditore/precario come me le cose, anche quelle elementari, non sono affatto facili.” (…)